Il blackout che ha colpito Spagna e Portogallo il 28 aprile 2025 è stato uno degli eventi più gravi nella storia recente delle infrastrutture energetiche europee, lasciando oltre 55 milioni di persone senza elettricità per più di 12 ore . Le indagini in corso hanno escluso, almeno per ora, cause come attacchi informatici o fenomeni meteorologici estremi, puntando invece su dinamiche interne alla rete elettrica .
Secondo le ricostruzioni preliminari, il blackout è stato innescato da due disconnessioni quasi simultanee avvenute in impianti solari situati nell’Estremadura, nel sud-ovest della Spagna. Questi eventi hanno causato un effetto domino che ha portato al collasso dell’intera rete iberica in meno di cinque secondi, con una perdita di circa 15 GW di potenza, pari al 60% della domanda elettrica spagnola .
Al momento del blackout, circa il 59% dell’elettricità spagnola proveniva da fonti solari, il 12% da eolico, l’11% da nucleare e il 5% da gas . Sebbene alcuni abbiano ipotizzato che l’elevata penetrazione delle rinnovabili possa aver contribuito all’instabilità della rete, molti esperti e funzionari hanno respinto questa tesi. Hanno sottolineato che il sistema aveva già operato in passato con mix energetici simili senza problemi, e che l’evento ha evidenziato la necessità di investimenti in tecnologie di stabilizzazione della rete, come inverter grid-forming e sistemi di accumulo .
La rete elettrica spagnola presenta una bassa interconnessione con il resto dell’Europa, con solo il 3% della capacità collegata alla rete europea, ben al di sotto dell’obiettivo del 15% fissato dall’UE . Questa limitata capacità di interconnessione ha reso la rete più vulnerabile a squilibri improvvisi tra domanda e offerta. Inoltre, la riduzione dell’inerzia meccanica, dovuta alla diminuzione delle centrali termiche convenzionali, ha compromesso la capacità della rete di assorbire fluttuazioni rapide .
Il blackout del 28 aprile 2025 evidenzia le sfide legate alla transizione energetica verso fonti rinnovabili. Pur non essendo direttamente responsabili dell’evento, le rinnovabili richiedono una rete elettrica adeguatamente modernizzata e dotata di tecnologie avanzate per garantire stabilità e resilienza. Investimenti in infrastrutture, sistemi di accumulo e interconnessioni internazionali saranno fondamentali per prevenire futuri eventi simili.
Articolo in inglese (UK):
The blackout that struck Spain and Portugal on April 28, 2025, stands as one of the most significant disruptions in recent European energy infrastructure history, leaving over 55 million people without electricity for more than 12 hours. Ongoing investigations have ruled out causes such as cyberattacks or extreme weather events, focusing instead on internal dynamics within the electrical grid.
Preliminary reconstructions indicate that the blackout was triggered by two nearly simultaneous disconnections at solar plants located in Extremadura, southwestern Spain. These events caused a domino effect, leading to the collapse of the entire Iberian grid in less than five seconds, resulting in a loss of approximately 15 GW of power, equivalent to 60% of Spain’s electricity demand.
At the time of the blackout, approximately 59% of Spain’s electricity came from solar sources, 12% from wind, 11% from nuclear, and 5% from gas. While some have speculated that the high penetration of renewables may have contributed to grid instability, many experts and officials have dismissed this notion. They emphasized that the system had previously operated under similar energy mixes without issues, and that the event highlighted the need for investments in grid stabilization technologies, such as grid-forming inverters and storage systems.
Spain’s electrical grid has limited interconnection with the rest of Europe, with only 3% of its capacity connected to the European grid, well below the EU’s 15% target. This limited interconnection capacity made the grid more vulnerable to sudden imbalances between supply and demand. Additionally, the reduction in mechanical inertia, due to the decrease in conventional thermal power plants, compromised the grid’s ability to absorb rapid fluctuations.
The April 28, 2025, blackout underscores the challenges associated with the energy transition towards renewable sources. While not directly responsible for the event, renewables necessitate a modernized electrical grid equipped with advanced technologies to ensure stability and resilience. Investments in infrastructure, storage systems, and international interconnections will be crucial to prevent similar future events.
Il National Defense Authorization Act (NDAA) è una legge federale degli Stati Uniti che autorizza le spese e stabilisce le politiche per il Dipartimento della Difesa. Una delle sezioni rilevanti per l’industria della sicurezza è la Sezione 889 del NDAA per l’anno fiscale 2019, che impone restrizioni sull’uso di apparecchiature e servizi forniti da determinate aziende cinesi, tra cui Huawei, ZTE, Hikvision, Dahua e Hytera Communications.
La Sezione 889 vieta alle agenzie governative statunitensi di acquisire, utilizzare o rinnovare contratti che includano apparecchiature, sistemi o servizi prodotti da queste aziende o dalle loro sussidiarie e affiliati. L’obiettivo è proteggere la sicurezza nazionale da potenziali minacce derivanti dall’uso di tecnologie che potrebbero essere sfruttate per attività di spionaggio o altre azioni ostili.
Implicazioni per i fornitori e i contraenti
Le aziende che forniscono servizi o prodotti al governo degli Stati Uniti devono garantire che le loro offerte siano conformi al NDAA. Questo significa che non possono utilizzare componenti o servizi provenienti dalle aziende bandite nelle loro soluzioni. La non conformità può portare alla perdita di contratti governativi e ad altre sanzioni legali.
Identificazione della conformità NDAA
Per determinare se un’apparecchiatura è conforme al NDAA, i produttori spesso forniscono dichiarazioni o certificazioni di conformità. Alcuni dispositivi possono presentare un’icona o un’etichetta che indica la conformità al NDAA. È essenziale che i contraenti e le agenzie governative verifichino queste certificazioni prima di procedere all’acquisto o all’implementazione di tali apparecchiature.
Conclusione
La conformità al NDAA è fondamentale per le aziende che operano nel settore della sicurezza e per coloro che forniscono servizi o prodotti al governo degli Stati Uniti. Garantire che le apparecchiature e i servizi utilizzati non provengano da fornitori banditi è essenziale per mantenere la sicurezza nazionale e per evitare sanzioni legali.
The National Defense Authorization Act (NDAA) is a United States federal law that authorizes expenditures and establishes policies for the Department of Defense. A relevant section for the security industry is Section 889 of the Fiscal Year 2019 NDAA, which imposes restrictions on the use of equipment and services provided by certain Chinese companies, including Huawei, ZTE, Hikvision, Dahua, and Hytera Communications.
Section 889 prohibits U.S. government agencies from acquiring, using, or renewing contracts that include equipment, systems, or services produced by these companies or their subsidiaries and affiliates. The aim is to protect national security from potential threats arising from the use of technologies that could be exploited for espionage or other hostile actions.
Implications for Suppliers and Contractors
Companies providing services or products to the U.S. government must ensure that their offerings comply with the NDAA. This means they cannot use components or services from the banned companies in their solutions. Non-compliance can lead to the loss of government contracts and other legal penalties.
Identifying NDAA Compliance
To determine if equipment is NDAA compliant, manufacturers often provide statements or certifications of compliance.